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CORSO GRATUITO: QUALIFICA PER OPERATORE ALLE CURE ESTETICHE

2 Dicembre 2019 by fabrizio

Novità importante per l’anno scolastico 2019/2020. Presso la sede di San Giovanni in Persiceto corsi gratuiti per la qualifica OPERATORE DELLE CURE ESTETICHE.

Presso le nostre sedi è possibile richiedere maggiori informazioni ed iscriversi ai corsi nel campo dell’estetica. I corsi sono rivolti a giovani dai 15 ai 18 anni. CLICCA QUI per accedere alla pagina dei contatti per San Giovanni in Persiceto.

Tutti i percorsi sono gratuiti e  co-finanziati con risorse del Fondo sociale europeo Programma Operativo 2014/2020 Regione Emilia-Romagna

PROFILO E QUALIFICA

Operatore delle cure estetiche:  è in grado di predisporre ed allestire spazi ed attrezzature di lavoro, secondo precisi dispositivi igienico-sanitari, funzionali alla realizzazione di trattamenti estetici e di acconciatura e di provvedere all’assistenza del cliente in tutte le fasi previste.

Qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo 3° Livello EQF

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

Informazioni sulle materie, sulle attività extra curriculari e sui documenti necessari per l’iscrizione.

  • Operatore delle cure estetiche,  sede di San Giovanni in Persiceto:  Cofinanziato dal Fondo Sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia Romagna, scheda informativa

Contatti SAN GIOVANNI IN PERSICETO 051 82 14 17 segreteria@centrofanin.it MAPPA

CLICCA QUI PER IL DOWNLOAD DELLA SCHEDA DI ISCRIZIONE

MATERIE

Per prepararti al mondo del lavoro il corso prevede l’acquisizione di competenze tecniche e di cittadinanza . Nei 2 anni del percorso formativo, con lezioni in aula, laboratorio e stage in azienda, avrai modo di studiare materie pratiche e teoriche che arricchiranno il tuo profilo professionale

Materie tecnico–professionali:
Estetica, acconciatura, comunicazione/assistenza al cliente, allestimento spazi

Competenze di base:
lingua Italiana/storia, lingua Inglese, competenze digitali, matematica, igiene, scienze (composizione e proprietà dei prodotti cosmetici, anatomia del corpo umano, fisiologia, alimentazione), ricerca attiva del lavoro, sicurezza, organizzazione aziendale.


STAGE

Lo stage è la fase di relazione con le imprese, ed è un elemento centrale del corso. Gli studenti potranno sperimentare nel concreto il ruolo professionale, verificando sul campo le competenze apprese durante le lezioni in aula e laboratorio. Gli stage si svolgono da settembre a giugno, in tre periodi, in aziende che operano nel settore professionale di riferimento, per un totale di 800 ore (40% del percorso). Sono già attivi accordi con realtà affermate nel territorio e con una scuola di acconciatura di San Giovanni in Persiceto, con la quale si collaborerà anche all’interno dei moduli pratici.

IL FONDO SOCIALE EUROPEO

Istituito nel 1957, anno di nascita della Comunità Economica Europea, il Fondo sociale europeo (FSE) da più di cinquant’anni è il principale strumento finanziario con cui l’Europa investe sulla sua risorsa più preziosa: le persone. L’Europa assegna alle Regioni le risorse del Fse per qualificare le competenze delle persone e rafforzare la loro capacità di affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro, per promuovere la qualità dell’occupazione e per aumentare la mobilità geografica dei lavoratori. Il programma FSE 2014/2020 della Regione Emilia-RomagnaLe risorse del Fse vengono stanziate per periodi di 7 anni. Questo consente sia all’Europa che a Stati e Regioni una programmazione a lungo termine e la continuità del sostegno ai cittadini per l’inserimento nel mercato del lavoro. Per il periodo 2014/2020, la Regione Emilia-Romagna ha elaborato il Programma Operativo a cui desti-nare i propri finanziamenti del Fse. Obiettivi e priorità della strategia sono stati condivisi con istituzioni e parti sociali del territorio. I progetti finanziati con risorse del Fse nell’ambito della programmazione 2014/2020 rispondono agli obiettivi previsti dalla strategia:

  • garantire a tutti i cittadini pari diritti di acquisire conoscenze e competenze ampie e innovative e di crescere e lavorare esprimendo al meglio potenzialità, intelligenza, creatività e talento
  • generare condizioni di più stretta relazione fra offerta formativa e fabbisogni di crescita e qualificazione del capitale umano.Tutti i progetti finanziati sono selezionati e approvati dalla Regione tramite appositi bandi e sono realizzati esclusivamente da enti di formazione accreditati.È così che il Programma Operativo si trasforma in opportunità concrete per le persone e per le imprese.

Attività formativa realizzata in attuazione della Legge Regionale 5/2011 che disciplina il Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale e della D.G.R. n. 191 del 11/02/2019 “APPROVAZIONE DELLE CANDIDATURE PRESENTATE IN RISPOSTA AGLI INVITI PER LA SELEZIONE DEGLI ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALI ACCREDITATI ATTUATORI E DELLA RELATIVA OFFERTA DI QUALIFICHE PROFESSIONALI – SISTEMA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE AA.SS. 2019/2020, 2021/2022 APPROVATI CON LE PROPRIE DELIBERAZIONI N 2059/2018 E N. 79/2019. 

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CORSO GRATUITO PER DISOCCUPATI

21 Giugno 2019 by fabrizio

Aperte le iscrizioni al FOMAL di Bologna per il corso gratuito per disoccupati OPERATORE DELLA RISTORAZIONE Tipologia formativa: PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE PASTI
Formazione per l’acquisizione di qualifiche di accesso all’area professionale Ente titolare FOMAL – Codice identificativo Rif/PA 2018-11137/RER  approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 692 del 06/02/2019

DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE:
L’Operatore della ristorazione è una figura professionale polivalente che può operare sia nell’ambito della produzione di alimenti che nella distribuzione di cibi e bevande. Gli sbocchi occupazionali della figura professionale sono dunque molteplici e riferibili a vari ambiti ristorativi: ristorazione com-merciale (ristoranti tradizionali, gourmet, per banchetti, ristoranti d’albergo, gastronomie di centri commerciali, neo ristorazione, etc.) e ristorazione collettiva (mense scolastiche, aziende di produzione pasti, ristorazione viaggiante, etc. ).
In coerenza con le nuove esigenze del mercato del lavoro, il corso prevede anche l’acquisizione delle competenze necessarie all’uso delle tecnologie informatiche e delle competenze in lingua inglese utili per far fronte all’incremento del turismo straniero nel territorio bolognese.

CLICCA QUI per leggere la scheda di approfondimento

INFORMAZIONI

Le iscrizioni si chiuderanno il 29 GIUGNO 2019
Occorre compilare la scheda di adesione recandosi, c/o L’Ente di for-mazione professionale FOMAL, nei giorni ed orari indicati: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30.
FOMAL Via Pasubio, 66 – 40133 BOLOGNA (vicino Ospedale Maggiore) Tel. 051/43.91.111 – Fax 051/614.21.04 – E-mail fomal@fomal.it
www.fomal.it

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“Un pomeriggio a FOMAL” OPEN DAY per l’a.s. 2018/19

21 Dicembre 2017 by fabrizio

FOMAL SI PRESENTA. Sabato 20 gennaio 2018 ore 15-19

Direttore, docenti, tutor e coordinatori presentano le attività formative. Gli allievi di Fomal vi accompagneranno nella visita ai laboratori di cucina, sala e bar.

Sabato 20 Gennaio 2017, presso la nostra sede di via Pasubio 66, Bologna, si svolgerà la giornata di open day per famiglie e studenti che vogliono intraprendere un percorso di formazione professionale presso il nostro ente.  Nella sede di Bologna è possibile conseguire la Qualifica Regionale di Operatore della ristorazione, valida a livello nazionale ed europeo 3° Livello EQF.

L’operatore della Ristorazione è una figura professionale multifunzionale che opera nella ristorazione, con competenze in cucina, pasticceria, sala e bar. È in grado di preparare e distribuire pasti e bevande secondo modalità ed indicazioni prestabilite, intervenendo in tutte le fasi del processo di erogazione del servizio ristorativo. Il percorso formativo è finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro attraverso l’attività formativa e di stage.

L’Open Day sarà  l’occasione, per gli allievi interessati all’iscrizione per l. a.s. 2018/19 ad un corso per Operatore della Ristorazione, per osservare il nostro Ente di formazione in piena attività conoscendo le discipline che vi si insegnano, le attività di laboratorio, le specializzazioni, e l’articolazione di un tipico momento di studio e dei possibili sbocchi lavorativi .
Verranno distribuiti materiali informativi e si svolgeranno lezioni a “porte aperte”.

I percorsi che proponiamo presso il nostro Centro di formazione professionale, per diventare chef, barman, pasticcere, cameriere, sono interamente gratuiti poiché cofinanziati con F.S.E. dalla Regione Emilia Romagna.

APPROFONDIMENTI

Scarica il volantino dell’evento.

Sezione del sito dedicata ai corsi per giovani

L’offerta formativa complessiva di FOMAL

Il nostro Bilancio di missione 2016

Clicca sotto per vedere l’inno del FOMAL

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Festa di saluto delle Suore

18 Dicembre 2017 by fabrizio

Il 30 novembre 2017 a San Giovanni in Persiceto, si è svolto il  saluto a suor Marina e Suor Anna, personalità centrali nella nostra storia, legate alla figura di Suor Nazarena, fondatrice di ORAL (da cui è nata FOMAL), religiosa e anche cavaliere della Repubblica. 




Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di ospitare  il Vescovo di Bologna Zuppi, che ha visitato la Bottega Artigiana Il Senso delle Cose, progetto della  Cooperativa sociale Fanin e di Fomal, salutando gli allievi e il personale impegnato. Hanno partecipato inoltre all’evento Beatrice Draghetti  Presidente di FOMAL, Don Giovanni Bonfiglioli  Parroco di San Giovanni, Lorenzo Pellegatti Sindaco di San Giovanni, Paola Marani già Sindaco di San Giovanni.

Dal Fomal e dalla Cooperativa Fanin, dai dipendenti, dagli studenti, dagli utenti e dalle famiglie, un caloroso GRAZIE a Suor Marina e Suor Anna!

Presentiamo di seguito il testo dell’intervento della presidente di Fomal Beatrice Draghetti.

 

Un carissimo saluto a tutti. Tutti siete i benvenuti.

Oggi tra amici, tra tante persone che vogliono bene a Sr. Marina, a Sr. Anna e a Fomal desideriamo esprimere ancora questo bene e tutta la nostra riconoscenza: le suore a settembre hanno deciso di lasciare la responsabilità di direzione dell’Ente e di consegnare nelle mani del Vescovo quest’opera che già era diocesana.

Non si tratta di un semplice pensionamento, di un normale avvicendamento: non c’è bisogno di molte parole per spiegare. Nessuno é abituato a Fomal senza suore….

Oggi però sono particolarmente evidenti 2 fatti:

1) Abbiamo con noi sr. Marina e sr. Anna, che desideriamo ringraziare e salutare, ma é del tutto evidente che non é possibile parlare di loro e a loro staccandole dalla lunga storia dell’Opera a cui hanno dato vita, facendone la loro vita. 
Intanto parlare a loro e di loro significa che in mezzo c’é anche sr. Nazarena, fondatrice, religiosa e anche cavaliere della Repubblica. Questa storia operosa infatti inizia da un sì della giovanissima M. Beatrice Vecchi che a 20 anni nel ’31 entra nelle Minime dell’Addolorata e subito concretizza la sua inclinazione al lavoro manuale, facendo nascere presto un laboratorio per sarte e magliaie aperto in particolare alle giovani donne del territorio, con scarse opportunità formative e lavorative. 
È una strada di impegno segnata, all’inizio con decisioni e scelte anche non facili, che una compagnia femminile chiamata “Pia Unione Madonna del Lavoro”, di cui fanno parte appunto sr. Nazarena, Sr. Marina e Sr. Anna, promuove, sostiene e concretizza dall’iniziale laboratorio qui a San Giovanni, in un negozio dove prima si vendevano i latticini, fino ad arrivare ad oggi attraverso le tappe di un cammino poderoso e ad ampio raggio lunghi vari filoni……..Dalla maglieria alla ristorazione e ai profili commerciali, dalle giovani donne, ai giovani uomini, tra i giovani soprattutto quelli maggiormente fragili e in fatica, agli adulti disoccupati, agli atelier per persone con disabilità, al nido, alla comunità per madri sole…
Da S. Giovanni a Bologna, spazi plurimi, tanti operatori, in una tradizione di continuità e fedeltà…

Le componenti di questa storia sono un mix straordinario. 
Ingegno, dedizione e occhio avanti delle suore, che hanno saputo cogliere moltissimi segni della storia e corrispondervi con fatti che hanno sempre avuto un profilo comune: quello di farsi carico delle persone e accompagnarle.

Una fortissima sinergia con la Chiesa di Bologna, coinvolta concretamente e idealmente nello sviluppo dell’Opera. Il parroco don Guido Franzoni e il cappellano don Novello Pederzini ai tempi del primo laboratorio in locali della parrocchia, che si spendono moltissimo per il radicamento e lo sviluppo dell’Opera; il card. Lercaro che autorizza la Pia Unione Opera Madonna del Lavoro; il Vescovo ausiliare mons. Baroni in visita negli anni 60 per la Messa ed un intrattenimento con tutti gli artigiani dell’ago; Mons. Enzo Pasi, delegato per le Religiose, che ha molti contatti con il Ministero del Lavoro per far ottenere le qualifiche per i corsi di cuoche e guardarobiere; il parroco mons Enrico Sazzini che favorisce la redazione della convenzione per l’uso, la spesa e le attività dell’edificio di via Fermi e garantisce la sua presenza pastorale durante molte attività promosse dal Centro; le visite del card. Biffi e del Vescovo ausiliare mons. Claudio Stagni; l’affettuosa sollecitudine sempre manifestata da mons. Enelio Franzoni, la premura del card. Caffarra nel visitare il Centro, il legame con Mons. Giovanni Silvagni, gli assistenti spirituali, fino ad oggi, con l’attuale parroco, che garantisce la presenza e l’attività dell’Opera presso le sedi parrocchiali e che si è reso disponibile anche per interventi straordinari di ampliamento e ristrutturazione degli spazi di questa sede e di quella di via Fermi, fino alla premura già ampiamente manifestata dall’arcivescovo Zuppi, che ha già assaggiato la cucina dei nostri allievi a Bologna e oggi é qui, con molto affetto.

Il coinvolgimento e l’attenzione delle Istituzioni: a cominciare dal 1954, quando il Ministero del Lavoro sollecitato da sr. Nazarena approva e finanzia 2 corsi per disoccupate e nel ’56 approva il Centro di Addestramento Professionale per lo svolgimento di tutti i mestieri femminili, fino ad oggi con FOMAL accreditato stabilmente dalla regione Emilia Romagna e dalla Città Metropolitana di Bologna per la realizzazione di percorsi di formazione professionale e per i servizi per il lavoro.
Anche il Comune di San Giovanni, l’AUSL e la ASP hanno sempre valorizzato l’esperienza di FOMAL, contribuendo ad ampliarne e qualificarne le attività nell’ambito dei servizi per l’infanzia, laboratori rivolti alle persone disabili, sostenendo lo sviluppo della comunità Nazarena (mamme con bambini in difficoltà) e il Punto d’Incontro per anziani e famiglie con necessità di assistenza.

Per ultima, ma solo come citazione, tra i protagonisti metto anche la Madonna, quella del Lavoro, a cui é intitolata l’Opera, a cui sempre le suore l’hanno affidata con il desiderio che la Madonna sapesse comprendere dentro al grande disegno della redenzione il loro lavoro verso le persone che via via avevano contatti con l’Opera. È del tutto evidente che fin dall’inizio la Madonna non si é mai girata dall’altra parte (sr. Nazarena anche il giorno del suo 90esimo compleanno preferisce trascorrerlo a S. Luca con Maria, “che é sempre stata la mia fedele Consigliera”)….

In questo intenso intreccio di scelte, avvenimenti, iniziative, progressi le suore nella loro grande discrezione hanno animato l’Opera, nel senso proprio della parola, cioè di dare anima a quello che via via si faceva e cresceva. Trasmettendo fiducia e serenità, anche se forse alcune notti nella loro lunga operosità non le hanno dormite tutte intere tranquillamente. Non ce l’hanno mai detto, ma hanno sempre comunicato sostanzialmente che bisogna stare ed essere in pace.

2) Ripercorrendo questa lunga storia, certo si evidenziano moltissimi e bellissimi ricordi, ma soprattutto emerge una storia pienamente attuale, addirittura con nette consegne e prospettive per il futuro.

C’é una pagina del libro curato dal prof. Venturi come omaggio a sr. Nazarena, che riporta la presentazione che sr. Nazarena fa dell’Opera al card. Caffarra nel ’96, che é stupefacente per l’attualità e la profezia.

Ne colgo alcuni riferimenti qualificanti, prendendo dalle sue parole.

All’origine dell’Opera le persone più bisognose di accoglienza e di inserimento sociale e professionale.
Le risposte alle domande delle persone partono sempre dalle esigenze primarie quali l’apprendimento di un mestiere ed il reperimento di un lavoro, ma andando anche oltre intercettando le domande di senso, del lavoro, della famiglia, della società ed in fondo della propria esistenza. 
Una cura particolare per i giovani, in genere segnati da vicende familiari e sociali drammatiche, abbandonati a se stessi e privati di un percorso educativo per portarli alla comprensione del significato della vita e dei valori quali l’amicizia, la fraternità, l’amore
L’attenzione al problema dell’immigrazione, spesso clandestina, per sfuggire alla miseria e alla mancanza di un avvenire o alle persecuzioni politiche o religiose nei Paesi di origine.
La determinazione nel cercare di capire la società in cambiamento e nell’aiutare le persone a mantenere punti di riferimento significativi per la propria vita
Fermo il principio ispiratore dell’Opera dal suo sorgere negli anni ’50: la centralità della persona secondo la dottrina sociale della Chiesa e la promozione dell’uomo attraverso il lavoro.

Colpisce davvero questo profilo di attualità e di prospettiva nelle finalità e nel contenuto dell’Opera, iniziata e sostenuta dalle suore, anche se non é difficile capire il motivo: quando si decide di spendere la propria vita perchè la vita degli altri sia o diventi buona, allora la testa, il cuore, gli occhi, le orecchie si fanno davvero attenti a cogliere le domande e le attese più autentiche delle persone e le mani diventano efficacemente operose. E questa é una ricetta buona per ogni epoca e per ogni stagione…

E adesso?

Adesso vogliamo continuare a far sentire a sr. Marina e a sr. Anna il calore dell’affetto e della gratitudine. Vogliamo farlo in particolare con un regalo, che poi presenteremo. Ma soprattutto penso che ciò che può scaldare il cuore di sr. Marina e di sr. Anna consista nell’attuazione di quella consegna, che mi ha dato sr. Marina con delicatezza negli ultimi giorni della sua presenza come presidente: “Mi raccomando Fomal!!!”

Ecco, sappiamo tutti di raccogliere un’eredità pesante. La riconoscenza verso questa loro dedizione così feconda e la responsabilità nostra di custodire, ma anche di consolidare il prezioso patrimonio maturato rappresentano l’impegno di adesso, impegno che vogliamo mantenere ad un alto livello di consapevolezza e di competenza e sapendo soprattutto che ciò che fa la vera differenza – come ha sempre dimostrato la storia di questa Opera – é tra chi vuol bene alle persone, tra chi se ne fa carico sul serio e chi no. Noi vogliamo ancora essere le persone del sì.

Le suore poi adesso stanno di là dalla piazza, in una casa delle Minime dell’Addolorata, in una sorta di nuovo inizio. il decentramento riguarda solo la logistica, centrale rimangono l’affetto, la stima e la riconoscenza.

Grazie ancora di tutto.

Filed Under: evento Tagged With: Arcivescovo Zuppi, Beatrice Draghetti, bologna, centro di formazione professionale, cooperativa sociale fanin, Lorenzo Pellegatti, Paola Marani

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